IL GIARDINO VENEZIANO
Atto unico con tre personaggi femminili.
Il testo è pubblicato nel volume Teatro. In scena per far riflettere, Cleup, 2020.
Il giardino veneziano si ispira alla vita e alla figura di Modesta Pozzo, vissuta a Venezia tra il 1555 e il 1592, che con lo pseudonimo letterario di Moderata Fonte firmò alcune composizioni poetiche e il dialogo in prosa Il merito delle donne, uscito postumo nell’anno 1600 e poi dimenticato per quasi quattro secoli, finché non fu riscoperto negli anni settanta del Novecento nell’ambito del Movimento femminista. Nell’ultimo giorno di vita, il 2 novembre 1592, nell’imminenza del parto che le procurerà la morte, Modesta vuole terminare la sua opera maggiore. In contrasto con la zia Nina, che l’assiste, rievoca la propria condizione di donna divisa tra la vocazione letteraria e i doveri di moglie e di madre, nella Venezia del Cinquecento. Il titolo della pièce richiama il giardino sul Canal Grande, dove si svolge il dialogo de Il merito delle donne, ma diventa metafora di una creatività e libertà intellettuale che la protagonista riesce a difendere, nonostante gli impedimenti.
“A Daria Martelli non è bastato fare un adattamento del Merito per il teatro. Parallelamente ha fatto diventare l’autrice cinquecentesca un proprio personaggio, protagonista di un affascinante atto unico, incentrato sull’ultimo giorno di Modesta-Moderata: ultimo tre volte, perché nelle stesse ore la donna porta a termine la gravidanza, la sua opera letteraria e la vita, in una efficace quanto tragica sintesi immaginata dalla Martelli. Questa licenza poetica si carica di una trasparente valenza metaforica che illumina di significati l’arte e la vita. Modesta — come molti scrittori — scrive perché nella sua vita c’è qualcosa di manchevole, scrive per sopravviversi. Ma lo spazio per questa sopravvivenza è minimo, rubato agli impegni domestici e perfino all’estremo momento in cui la vita della donna si spegne nel metterne al mondo un’altra.” Gabriella Imperatori, intervista, “Moderata Fonte «interpretata» da Daria Martelli”, Veneto ieri, oggi, domani. Mensile di attualità, storia, arte, a. IV, n. 48 – dicembre 1993.
Maria Luisa Biancotto,
“Moderata Fonte tragica grandezza. Una messinscena sulla letterata del ’500”, La Nuova Venezia, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, 2 aprile 1993.
Maria Luisa Biancotto,
“L’ultimo parto, poi l’immortalità. Modesta Pozzo, letterata veneziana del ’500, in scena al Polcastro”, Il Mattino di Padova, 8 aprile 1993.
Gabriella Imperatori,
intervista, “Moderata Fonte «interpretata» da Daria Martelli”, Veneto ieri, oggi, domani. Mensile di attualità, storia, arte, a. IV, n. 48 – dicembre 1993.
I testi critici sono disponibili per la consultazione presso l’autrice.
Messa in scena a cura del Gruppo Teatrale “Elena Corner”, regia di Renata Cibin, interpreti Ilaria Morelli, Romina Niero, Giorgia Reberschack. Prima rappresentazione: Padova, Teatro Laterale, Palazzo Polcastro, 3 aprile 1993.
Fotografie di scena di Matteo Danesin.