IL GIOCO DEI TRADIMENTI

Racconti

Prefazione di Mario Lunetta

Roma – Venezia, Edizioni di San Marco 1986

In copertina:

Goya, La Maja vestida (particolare)

Il racconto “La menzogna”, compreso nella raccolta, fu pubblicato per la prima volta su Effe, a. X n. 6, giugno 1982, postato (2015) nel sito http://efferivistafemminista.it/writer/daria-martelli

“Fa piacere [ …] imbattersi in un libro della compattezza del Gioco dei tradimenti di Daria Martelli. Che cosa vuol dire, in questo caso, compattezza? Vuol dire elevato grado di coscienza letteraria, capace di dar luogo a un prodotto dotato di una necessaria logica interna. […] Daria Martelli scrive racconti, e la sua coscienza letteraria ne determina il mondo: cioè a dire, i confini e le coordinate. Interessante, e degno di nota, è che lo determini prima delle risposte istintuali che il reale può provocare da parte sua. Così, coscienza letteraria significa coscienza della conoscenza del mondo attuata attraverso i mezzi della letteratura. Per ora, una scelta di questi racconti, di buona omogeneità, viene a comporre un libro: non quindi una raccolta di pezzi più o meno felici, ma un piccolo sistema organico che si muove secondo traiettorie convergenti in una rosa di punti geometrici. Quella dell’incongruenza, dell’assurdo e del paradosso.”
Mario Lunetta, Prefazione a Il gioco dei tradimenti, Edizioni di San Marco, 1986.

“Ciò che la Martelli ha da raccontare sono […] più che delle storie, dei destini. Così il diario diventa cronaca di questi anni. […] Le parole e le frasi si chiamano e compongono spontaneamente, un moto le anima, un respiro le rende ariose e un calore le fa accettare. In modo affatto segreto, la scrittura si rivela il contrario della tematica che esprime; e anche questo è messaggio; anzi è quanto di più intimo, di più suo, uno scrittore ha da comunicare. Finalmente, si potrebbe anche tentare un accostamento ad altri autori, indicare il nome, se non di un maestro, di un padre ideale. Ebbene, direi che il primo nome ad affacciarsi è quello di Svevo.”
Remo Fasani, Recensione, Uomini e libri, gennaio-febbraio 1987.

“L’uso scaltro del significante serve solo a far penetrare di più il contenuto del messaggio, la sua visione della vita. E anche le vicende, che talvolta hanno il sapore della trovata di remotissima ascendenza pirandelliana […] sempre acquistano, o sembrano acquistare, un valore esemplare, paradigmatico; rinviano o sembrano rinviare, ad altro; ad un inespresso, ma presente, sistema filosofico […] sempre si riconosce un fondo di amaro scetticismo, la scarsa fiducia nell’uomo, la rassegnazione di chi accetta il gioco dei tradimenti.”
Bruno Rosada, Recensione, La Gazzetta delle Arti, aprile 1987.

“L’occhio che guarda: potrebbe essere anche questo il titolo della raccolta di racconti di Daria Martelli, scrittrice padovana che ha voluto in copertina gli occhi della Maja vestida di Goya, scelta significativa, che diventa metafora di tutto il libro. L’occhio che guarda è quello di una donna per di più vestita, non più oggetto cioè, emblematico nella sua nudità, dello sguardo maschile.”
Renata Cibin, Recensione, Sinopia, gennaio – aprile 1987.

Mario Lunetta,
Prefazione a Il gioco dei tradimenti, Edizioni di San Marco, 1986.

Mario Lunetta,
“Altri giovani narratori”, Alfabeta, luglio-agosto 1987.

Mimma de Maio,
Recensione, Forum Italicum, A Journal of Italian Studies, vol. 22, no. 1, Spring 1988, pp. 113-116.
www.mimmademaio.com/martelli.htm L’opera di Daria Martelli. Il gioco dei tradimenti.

Remo Fasani,
Recensione, Uomini e libri, gennaio-febbraio 1987.

Bruno Rosada,
Recensione, La Gazzetta delle Arti. Mensile d’arte cultura attualità, a. XIX, Nuova serie, n. 3, aprile 1987.

Isabella Donfrancesco,
“La fiaba assente. Quattordici storie di crudeltà, ovvero Il gioco dei tradimenti. I racconti di Daria Martelli tra eccesso e trasgressione”, Solathia-L’informatore librario, a. XVII n. 4, aprile 1987.

Nicoletta Cozza,
Intervista, “I tradimenti come gioco. Incontro con l’autore: Daria Martelli e i racconti”, Il Gazzettino, 17 dicembre 1986.

Nicoletta Cozza,
Recensione, Primipiani. Mensile di attualità, politica, cultura, economia del Friuli Venezia Giulia e del veneto orientale, a. 6, n. 1, gennaio 1987.

Luciano Menetto,
Recensione, Contrappunto. Bimestrale di poesia e di arte, a. XI, n. 3, maggio-giugno 1987. Recensione a cura della redazione, Il caffè delle lettere e delle arti. Quadrimestrale di critica e ricerca letterario-artistica, a. 1, n. 3, settembre-dicembre 1986.

Renata Cibin,
Recensione, Sinopia. Rivista quadrimestrale di letteratura diretta da Roberto Pazzi, anno III, n. 7, gennaio – aprile 1987.

Gabriella Imperatori,
“Sono la madre di un bel mostro. «L’amore puro» e «Il sospetto»”, La Nuova Venezia, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, 29 luglio 1988.

Carla Urban,
Recensione, Minerva, marzo-aprile 1987.

 

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