MORE VENETO
Romanzo
Padova, Cleup, 2017
In copertina:
Giorgione, Ritratto di vecchia (Col tempo), Venezia, Gallerie dell’Accademia
Il libro è dedicato alla memoria della madre dell’autrice, insegnante Anna Arciero
Epigrafe posta al testo:
Campo Santa Maria Formosa
E in quello spazio
del Tempo Perduto
un grumo d’angoscia
sale
a rendere effimera e sfuggente
la percezione
del reale.
Matilde Caponi, Divagazioni sul tempo e sullo spazio,
Venezia, Centro Internazionale della Grafica, 1994
Incipit
“Anche l’ultimo tunnel era finito, finito il buio di una gestazione, e si rinasceva alla luce. Il treno era uscito dall’Appennino e ormai correva nella pianura padana, sotto un incerto cielo di febbraio. Aver attraversato la dorsale montuosa che divideva l’Italia centrale da quella settentrionale diede a Lorenza il senso della scelta che aveva maturato dentro di sé e che doveva compiere, pur con i suoi rischi. Firenze era ormai alle spalle. E alle spalle era il suo matrimonio, erano quegli anni della sua vita, anche se l’avrebbero sempre seguita, come la sua ombra, per la tenace sopravvivenza che hanno le cose finite.
Il treno correva, tra campagne in fuga. E, tenendole fermo il corpo, liberava il flusso dei pensieri.
Che cosa stava facendo Ludovico in quel momento? Seduto alla sua scrivania, nel suo ufficio, protetto da un elegante completo grigio e da un resistente abito mentale, telefonava, firmava documenti, riceveva clienti, incontrava colleghi, come se non fosse successo niente. E niente infatti era successo a quello che era il centro della sua vita: il proprio lavoro, il proprio denaro, la propria carriera nell’amministrazione della Società.”
Perché una donna dei nostri tempi subisce il fascino del libro di un’antica scrittrice dimenticata, nel quale si è imbattuta in biblioteca, tanto che questo caso influirà sulla sua vita? È quello che è successo a tante donne, che dagli anni Settanta in poi si sono appassionate alla riscoperta delle scrittrici cancellate nella storia tradizionale. Può essere la metafora della “scoperta” emotiva che ogni donna fa di queste scrittrici, riemerse numerose nel nostro tempo e accolte con un nuovo interesse dal pubblico.
La vicenda si svolge a Venezia, negli anni Ottanta del Novecento, di febbraio, con la nebbia mattutina, l’acqua alta, il Carnevale, l’assalto del turismo di massa. Lorenza, una giornalista televisiva venuta da Firenze, in uno stato di profonda sofferenza per la crisi del suo matrimonio e la recente morte della madre, trova per caso il libro di un’antica scrittrice veneziana, Limpida Sorgente, e il suo mondo. E insieme fa esperienza della dimensione temporale di questa singolare città, scoprendo una Venezia segreta. In una vicenda che si svolge su più piani, nel presente e nel passato, intorno alla protagonista e dentro di lei, i personaggi di un mondo scomparso si affiancano a quelli che animano il soggiorno veneziano di Lorenza, intessendo la trama del romanzo, la compagna di università Dia e i suoi colleghi giornalisti, lo studioso statunitense Ted, la padrona di casa, il caposervizio Simone e il marito Ludovico.
Il titolo More veneto ‒ «secondo l’uso dei veneziani» ‒ è la formula con cui si indica il peculiare modo veneziano di datazione in uso durante la Repubblica Serenissima e allude ironicamente alla singolarità di Venezia, quella storica e quella degli anni Ottanta del Novecento, nella sua problematica attualità. La datazione della vicenda in quegli anni richiama un particolare momento del costume, in rapida evoluzione, dopo la rivoluzione culturale avvenuta negli anni Settanta, e di una nuova cultura di genere in fase nascente, ancora priva di legittimazione nella cultura ufficiale.
Il ritrovamento dell’antico libro adombra la riscoperta del dialogo cinquecentesco Il merito delle donne di Moderata Fonte, rinvenuto da Anna Jaquinta, alla fine degli anni Settanta, nella Biblioteca Nazionale di Firenze. Sulle fonti storiche che informano sulla vita di questa antica scrittrice veneziana è costruito il personaggio di Limpida Sorgente, fatto rivivere con flashback, e dalla sua opera Il merito delle donne sono tratte citazioni di passi.
Laura Bertolotti,
“More Veneto”, Recensione, Blog Lauradeilibri, 16 febbraio 2018
http://lauradeilibri.blogspot.it/2018/02/more-veneto.html
Maria Pia Codato,
“Un racconto di Venezia analizzata in epoche diverse”, Intervista con Daria Martelli, Il Gazzettino VE, 20 febbraio 2018
Laura Bertolotti,
“More veneto, il romanzo di Daria Martelli.” Recensione, 28 febbraio 2018
https://cartesensibili.wordpress.com/2018/02/28/lauradeilibri-laura-bertolotti-more-veneto-il-romanzo-di-daria-martelli/
Laura Bertolotti,
“Dialogo oltre il tempo”. Recensione di More veneto di Daria Martelli, Leggendaria. Bimestrale, anno XXII, n. 129, maggio 2018
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Maria Pia Codato,
“L’identità delle donne ritrovata nel ‘500. Il romanzo”, Il Gazzettino PD, 28 febbraio 2018
Gabriele Ottaviani,
“More veneto”, Convenzionali, 7 maggio 2018
https://convenzionali.wordpress.com/tag/more-veneto/
Maria Teresa Santilli,
Giuria del Premio “Il Paese delle donne”, edizione 2018, motivazione dell’assegnazione del primo Premio ex aequo per la narrativa a More veneto di Daria Martelli, Il foglio de Il Paese delle donne, anno XXXI, n. 2, 18 novembre 2018
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Gabriella Imperatori,
“More veneto”, Recensione, Leggere Donna n. 182 – gennaio febbraio marzo 2019
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Maria Pia Codato,
“La riscoperta della scrittrice dimenticata. Daria Martelli presenta il romanzo More veneto. Letteratura”, Il Gazzettino PD, 28 marzo 2019
Lucia Zaramella,
“More veneto. Premio Il paese delle donne per la narrativa 2018”, Recensione.
GRIBS Università di Padova – Recensione
GRIBS Università di Padova
As. Pe. I (Associazione Pedagogica Italiana) – Sezione di Padova
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Maria Pia Codato,
“Daria Martelli”, intervista, in Dialogando, a cura di Maria Pia Codato, Prefazione di Fabio Bui, Padova, Grafiche Venete, 2019, pp. 49-58.
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Daniela Domenici,
Recensione di More veneto di Daria Martelli, Cleup 2017
More veneto, di Daria Martelli, CLEUP edizioni, recensione di Daniela Domenici | daniela e dintorni 15 gennaio 2022
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I testi critici sono disponibili per la consultazione presso l’autrice.