MORE VENETO

Romanzo

Padova, Cleup, 2017

In copertina:
Giorgione, Ritratto di vecchia (Col tempo), Venezia, Gallerie dell’Accademia

Il libro è dedicato alla memoria della madre dell’autrice, insegnante Anna Arciero

http://www.cleup.it/more_veneto.html

Maria Teresa Santilli, Giuria del Premio “Il Paese delle donne”, edizione 2018, motivazione dell’assegnazione del primo Premio ex aequo per la narrativa a More veneto di Daria Martelli, Il foglio de Il Paese delle donne, anno XXXI, n. 2, 18 novembre 2018. 

 Il romanzo More veneto offre molteplici piani di lettura. È la storia intima e personale di una donna, Lorenza, che sta vivendo un momento di profonda sofferenza per la morte della madre e la crisi del suo matrimonio. Si allontana da Firenze, la sua città, e decide di andare a Venezia ufficialmente anche per motivi di lavoro, in realtà nel tentativo di colmare il vuoto di affetti e il senso di solitudine che avverte: lì vive una cara amica di università e nel dialetto veneziano sente “una dolcezza familiare”, che le ricorda il parlare di sua madre, originaria di un paese del padovano.

  È il mese di febbraio e l’Autrice sembra prenderci per mano portandoci fuori dalla confusione del carnevale e dalla massa assordante dei turisti. Ci conduce nel silenzio della Biblioteca Nazionale e dell’Archivio di Stato, dove Lorenza trova il libro di un’antica scrittrice veneziana, Limpida Sorgente, l’altra protagonista del romanzo. Attraverso gli scritti e i pochi documenti trovati, Lorenza entra nel mondo cinquecentesco di Limpida, nella sua vita, nelle sue sofferenze di donna schiacciata da un potere maschile che non le ha permesso di esprimersi. Anche Limpida diventa una presenza importante per Lorenza: i luoghi, i personaggi dell’oggi si affiancano a quelli del mondo scomparso, quasi in una osmosi tra presente e passato. Dall’incontro con una donna così lontana da lei nel tempo, ma così vicina nella sensibilità, Lorenza trova il coraggio di superare gli ostacoli, le paure, le insicurezze e di cambiare la sua vita.

Daria Martelli ha contribuito alla nuova cultura delle donne con numerose opere di narrativa, saggistica e teatro ed anche con un’intensa attività politica e culturale.

 Il ritrovamento dello scritto di Limpida Sorgente ricorda la riscoperta, avvenuta nella Biblioteca Nazionale di Firenze, del dialogo cinquecentesco Il merito delle donne di Moderata Fonte, di cui Daria Martelli curò un eccellente adattamento teatrale.

 Il titolo del libro More veneto (secondo l’uso veneziano), rimanda alla calendarizzazione in uso nell’antica Repubblica di Venezia, che datava il capodanno al primo di marzo, e considerava febbraio – il mese in cui è ambientata la storia – l’ultimo mese dell’anno, a segnare la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo, carico di attese e speranze.

C’è un’altra grande protagonista in questo romanzo: è Venezia, ma non la città affollata di turisti sbarcati dalle navi da crociera, che sembrano calpestare la sua storia e la sua fragilità. È la Venezia delle calli silenziose, dove, nella quotidianità, sembra di vivere tutti e tutte insieme,  dove può capitare che la tua vicina di mattina ti porga il caffè attraverso la finestra, dove passato e presente convivono: è una città che merita attenzione, rispetto, amore.

 Pagine di bella letteratura, e soggetto affascinante.